Roccafluvione | Area crisi AdP Piceno | Area Sisma | Area GAL Piceno |
Il toponimo di Roccafluvione è composto dal termine “rocca” e dall’idronimo “fluvione“. Il territorio era abitato sin dal neolitico, come dimostrano alcuni reperti (elmi, asce, lance, lamine, pettorali, fibule) conservati nel Museo archeologico di Ascoli Piceno. La probabile presenza dei Marsi, in aiuto di Ascoli, in guerra contro Roma, avrebbe dato il nome a Marsia ed a Marsicono, i corsi d’acqua che la bagnano, scendendo da Vallicella. A partire dal sec.XI, tutta la zona di Fluvione passò sotto la giurisdizione di Farfa, che favorì un notevole sviluppo economico, culturale e soprattutto religioso, come testimoniano le numerose chiese tra le quali quelle di Marsia (cripta VIII-IX sec.), Casebianche, Scalelle, Pastina e Pedara, che sono di particolare pregio artistico (sec. XIII-XIV). Degne di visita sono anche la chiesa di S. Maria a Scalelle e di S. Maria a corte di Valcinante.
Roccafluvione è terra ricca di frutti e variegati paesaggi che offrono allo sguardo vertiginose escursioni, dalle vette oltre i 1000 metri, alla vallata a 216 metri slm.
Roccafluvione trae il nome dal torrente Fluvione e dagli antichi castelli che insieme a Osoli hanno dato vita al comune: Rocca Reonile e Rocca Casaregnana. Dalle più alte delle 60 frazioni la vista spazia dal mare alle catene dei monti Sibillini, della Laga e del Gran Sasso. È possibile conoscere il territorio di Roccafluvione, nelle sue particolarità, affrontando i percorsi di interesse naturalistico e storico-architettonico che si snodano fra le sue frazioni. Sull’alto letto del torrente Fluvione, lungo la strada di Casacagnano, si osserva il ponte naturale formato dall’unione di due rocce, e per questo chiamato nativo, che oggi è il simbolo del Comune di Roccafluvione ed è rappresentato nel suo stemma.
Più in alto, lontano dal fiume, nei castagneti di Meschia, imponenti massi, scolpiti dal tempo e dalle intemperie, segnano il paesaggio di misteriose suggestioni: l’ignota provenienza ha suggerito per loro l’aggettivo di “erratici”. Proprio a Meschia ha sede l’Aula Verde gestita dall’associazione valorizzazione ambiente montano in collaborazione con la pro-loco allo scopo di favorire lo studio dei fenomeni naturali, dell’ambiente, dei prodotti e delle tradizioni. Roccafluvione conta circa 2.300 abitanti che risiedono prevalentemente nel capoluogo Marsia.
Numerose sono le attività culturali legate alle tradizioni contadine: le rinomate attrattive gastronomiche, legate alla raccolta di funghi e al mercato del tartufo nero pregiato, consentono di offrire alcuni fra i migliori ristoranti della regione; le ricerche folcloristiche che hanno dato vita al locale gruppo di Canti e Balli popolari; la riscoperta delle tradizioni e dell’artigianato legate a manifestazioni come feste paesane e mostre; la valorizzazione dell’ambiente che ormai da anni vede crescere la Fiera delle piante, momento ricco di iniziative di studio, di mercato e di ricreazione. Non mancano inoltre attività culturali legate alla musica e al teatro. Roccafluvione offre ai suoi abitanti e visitatori numerose possibilità per praticare sport, sia all’aperto (ciclismo, mountain byke, podismo, pesca-sportiva, bouldering, ovvero arrampicata libera sui massi erratici di Meschia), che all’interno delle strutture sportive. Il tutto in un paesaggio che in ogni periodo dell’anno regala colori e profumi indimenticabili e può accogliere i visitatori in molte strutture ricettive: alberghiere, B&B ed agriturismo, aperti tutto l’anno.