San Ginesio

san-ginesio-collegiata

San Ginesio Area interna  Macerata Area Sisma Area GAL Sibilla

San Ginesio, all’interno del Parco dei Sibillini, offre al turista soggiorni immersi nella natura incontaminata, clima salutare e l’occasione per degustare gustosi vini e prodotti tipici locali.  Nel 2010 ha ospitato il V° Festival dei Borghi più Belli d’Italia (1° Festival Internazionale) e nel 2012 la Rassegna Nazionale dei Paesi Bandiera Arancione, due importanti iniziative che hanno richiamato migliaia di turisti provenienti da tutta l’Italia e che hanno sensibilmente contribuito ad accrescere il flusso turistico. Alla tradizione medievale sono legate rievocazioni storiche che, in abiti e costumi d’epoca, fanno rivivere i principali accadimenti storici sanginesini: “Medievalia“, una settimana di rievocazioni, gare e giochi dell’epoca che si svolgono dal 10 al 15 agosto e che culminano con l’aggiudicazione del Palio cavalleresco, tra le quattro contrade sfidanti; “La Battaglia della fornarina“, che rievoca, in uno scenario mozzafiato, le gesta della giovane donna che nella notte del 30 novembre 1377 riuscì a sventare l’attacco dei Fermani al castello di San Ginesio; ”Il ritorno degli esuli“, un appuntamento triennale con la municipalità di Siena, fondato sulla storia dei 300 cittadini sanginesini, esuli per motivi politici, che nel 1450 furono riaccolti in patria grazie ai buoni uffici e all’intercessione del governo di Siena, che li aveva accolti e apprezzati per le loro doti umane e militari. La stagione teatrale nello storico ottocentesco Teatro Giacomo Leopardi, le rassegne e i concerti organizzati dalle associazioni musicali del territorio, le “giornate gentiliane” in onore di Alberico Gentili programmate dal CISG -Centro Internazionale Studi Gentiliani per gli studiosi di diritto, ed altri importanti eventi legati a momenti particolari di vita cittadina, rendono accogliente, variegato e piacevole il soggiorno a San Ginesio. Da gustare sono il vino rosso San Ginesio DOC e il Polentone di San Ginesio, preparato con la farina di granoturco e servito con sugo di carne o in bianco (con salsiccia, costate di maiale e funghi) e con il formaggio pecorino.San Ginesio, 3.841 abitanti, per le sue caratteristiche ambientali, paesaggistiche e di vivibilità e per le sue peculiarità storico, architettoniche e monumentali, è stato insignito Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per la qualità turistico-ambientale, e rientra nel prestigioso club de I Borghi più Belli d’Italia“. Il paese ha meritato l’appellativo di “balcone dei Sibillini, poiché dal suo colle, 690 m s.l.m., domina su incantevoli vedute panoramiche e orizzonti che vanno dall’Adriatico al Gran Sasso, dal Monte Conero ai Sibillini.   Il borgo vanta un nucleo storico circoscritto da una bella e possente cinta muraria, dall’impianto medievale intatto, e conserva un prestigioso patrimonio storico ed artistico. L’origine del nome è riconducibile a Santo Ginesio (Patrono degli attori e dei musici), attore mimo e musico romano, che fu martire, decapitato dall’imperatore Diocleziano. E’ un paese ricco di storia, arte e tradizioni che evocano e testimoniano il suo importante passato millenario, pieno di fascino e di azioni gloriose. La storia è legata alle vicende del tempo e soprattutto alle guerre con la città di Fermo con la costruzione dell’imponente cinta muraria che si interrompe con le antiche porte d’ingresso alle omonime contrade comunali (Picena, Offuna, Ascarana, Alvaneto). Il centro storico mantiene ancora l’impianto medievale di epoca romana. Il capolavoro di architettura, unico nelle Marche per il suo stile “gotico fiorito”, è la Pieve Collegiata  che domina la centrale piazza intitolata al figlio più illustre di San Ginesio, Alberico Gentili (1552-1608), giureconsulto fondatore del diritto internazionale, maestro di giurisprudenza all’università di Oxford. Il Museo e Pinacoteca “S. Gentili” (attualmente inagile causa Terremoto agosto 2016)  e le numerose chiese, sono vere gallerie di opere d’arte con affreschi di scuola giottesca e con opere firmate dal Salimbeni, dal Ghirlandaio, da Simone De Magistris, dal Pagani, Zuccari e Pomarancio, solo per citare i più noti.

A causa del sisma del 2016, suggeriamo di verificare lo stato delle zone e l’agibilità dei monumenti.