I prodotti più ricercati e pregiati della montagna: funghi e tartufi, sono i grandi protagonisti della gastronomia dei territori montani di Force, Roccafluvione, Arquata del Tronto, Montegallo e Montemonaco.
Nel Piceno la produzione di tartufo, nelle sue varie specie, è distribuita lungo tutto l’arco dell’anno, sia nelle zone montane che collinari. Il più pregiato e costoso è il tartufo bianco, raccolto in autunno; il tartufo nero ha la sua stagione in inverno, mentre una sua varietà, detta brumale, è presente nelle zone collinari tra inverno e primavera; nel periodo estivo, infine, è presente lo scorzone, il cui nome latino è Tuber Aestivum. Proprio al tartufo estivo, qualche anno fa, era dedicato l’evento tematico “Non chiamatelo scorzone”, appuntamento gastronomico che si svolgeva nel suggestivo borgo montano di Force. Per informazioni sugli eventi è possibile consultare la pagina turismo del comune di Force.
Un altro rinomato e ottimo prodotto gastronomico è il pecorino dei Sibillini, che si produce in uno dei territori più rinomati: Montemonaco. La tradizione della transumanza e della produzione di formaggi ovini nel Piceno ha un’origine molto antica e ha portato quest’area ad una specializzazione produttiva in diversi tipi di formaggi, a base di latte di pecora, e di differente grado di stagionatura. Una particolare tipologia di pecorino, quello semicotto, stagionato e realizzato con latte crudo e mediante un processo produttivo tradizionale, nota col nome di Pecorino dei Monti Sibillini, è oggetto di tutela e valorizzazione di un apposito presidio Slow Food. La tecnica di produzione tradizionale è praticata da millenni e, oltre ad aver subito negli anni pochissime varianti, si basa ancora sul rispetto dei cicli lunari. Per assaporare il vero e autentico pecorino dei Sibillini è bene cercarlo nei fondi delle case coloniche, tra i vicoli dei piccoli borghi dell’area montana, di Montegallo, Montemonaco e Arquata del Tronto, dove, questo particolare prodotto sopravvive grazie ai produttori appassionati che allevano ancora le pecore Sopravvissane, una pregiata razza locale, e che applicano ancora le tradizionali tecniche di produzione. Accanto a questa versione fortemente tradizionale di formaggio di pecora, nell’area montana del Piceno sono prodotti anche formaggi a pasta semicotta dal gusto più dolce. Queste tipologie di formaggio hanno una maggiore diffusione rispetto ai pecorini puri e sono spesso utilizzati per la preparazione di molti prodotti da forno a base appunto di formaggio, tipici della tradizione culinaria montana, come ad esempio la pizza al formaggio, torta salata preparata durante il periodo delle feste pasquali e solitamente accompagnata con uova sode e ciauscolo, (IGP Indicazione Geografica Protetta) e i piconi (anche detti picù o caciuni, a seconda della località in cui sono prodotti), particolarissimi e tipici ravioli al formaggio.
Nei ristoranti è possibile assaporare i piatti tipici della montagna: antipasti con salumi e formaggi nostrani, zuppa di funghi, oppure coratella; primi piatti serviti con funghi porcini o tartufo, maltagliati al cinghiale, pappardelle alla trota, maccheroncini o gnocchi al ragù, oppure la polenta. I secondi piatti a base di carni nostrane dei Monti Sibillini vedono trionfare sulla tavola le grigliate di castrato, agnello, capretto e maiale. Le trote locali sono un altro piatto tipico e vengono preparate alla brace per risaltare il loro sapore ed il loro gusto delicato. Tra le altre specialità è possibile gustare il cinghiale in salmì, le cotolette d’agnello ed il fritto misto ascolano.
Alcuni punti ricettivi (agriturismi e ristoranti):
Il Settecento – Residenza d’epoca di Force (Località San Giovanni); Albergo Ristorante La vecchia Posta di Force; Agriturismo Ramuse’ Località Casette di Force; Agriturismo Le Castellare di Montemonaco; Agriturismo La Cittadella dei Sibillini Montemonaco; Ristorante Guerrin Meschino.