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Cossignano è un comune di poco più di 1000 abitanti, il cui territorio occupa l’area collinare della dorsale fra le sorgenti del torrente Menocchia e del fiume Tesino. Il centro storico, a pianta quasi ovoidale è nettamente delimitato dalla cinta muraria (le cui parti più antiche risalgono alla fine del XIII secolo) e sorge su una collina che domina i colli circostanti, in prossimità dell’incrocio fra le strade provinciali Cuprense (Grottammare-Montalto) e Mezzina (Ascoli-Fermo). I reperti archeologici attestano già per il VI secolo a.C. un fiorente centro di civiltà picena, che poté mantenere la sua autonomia fino al 268 a.C. allorché, insieme con quasi tutta la regione compresa fra il Tronto e l’Esino, fu inglobato nel nascente Stato romano. L’abitato, che presenta la consueta architettura in laterizio degli incasati marchigiani, si caratterizza per la piazza in posizione centrale, che ne divide la pianta in due metà specularmente uguali: il Cassero e l’Aiella; la memoria del toponimo “u‘nghette” (ossia “il ghetto”) è chiaro indizio della presenza, nel Cassero, di una comunità ebraica. Le mura castellane, risalenti ad epoca successiva all’autonomia del comune (1291), erano intervallate da torri rompitratta e caratterizzate, nei tratti più antichi e meglio conservati, dall’impiego sistematico dell’arco a sesto acuto, tipico delle costruzioni dell’epoca. Due le porte indicate dalle mappe più antiche: la porta del burgo, o porta di Levante, tuttora conservata e la porta da sole, detta anche porta di castello. Di poco posteriore, risalente forse al XV secolo, è il bastione a scarpa che sovrasta il sito del Monumento ai Caduti, che segnala il punto in cui era situato il Cassero: una più antica rocca (forse raffigurata nell’antico stemma del comune, conservato dal bronzo della campana del 1303), che in seguito fu inclusa, insieme con l’Aiella, nel circuito delle mura edificate, fra fine XIII e inizio XIV secolo. Il breve perimetro delle mura racchiude alcuni edifici di particolare interesse: la Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, sorta nel 1792; all’interno oltre all’organo collocato nel coro, si conserva una preziosa reliquia della Croce Santa, donata dal pontefice Niccolò IV nel 1289, e alcuni notevoli dipinti settecenteschi: la Madonna del Rosario, l’Assunzione, S. Giorgio, ecc. La residenza comunale include l’archivio storico del Comune, con un fondo pergamenaceo di documenti dei secoli XIV-XVI. La piazza Umberto I, centro dell’abitato, è un classico esempio del sistema detto “a piazza unica” e si presenta nella sua sistemazione settecentesca di piazza-salotto. All’interno della piazza si trova l’elegante casa Fassitelli (già Feriozzi), con facciata in stile neoclassico (rimaneggiata nel XIX secolo), dalla superficie intonacata, è impreziosita da elementi architettonici in laterizio a vista (imbotti di porte e finestre, cornici e cornicione), che la rendono organicamente inserita nell’insieme. Casa Vinci, sul lato sud della piazza, si presenta con il bel loggiato a tre fornici e la facciata di mattoni a vista, suddivisa in elementi modulari scanditi da lesene e cornici marcapiano. La Porta di Levante, detta anche “porta del Burgo”, o ancora “porta di S. Giorgio” da un’immagine del santo patrono del paese (ora svanita), è il resto più cospicuo e meglio conservato dell’antica cinta muraria del castello. Non meno interessante la serie dei nicchioni (nove in tutto), con arcate a tutto sesto, conosciuti come “i grettù” (ossia “i grottoni”) che fanno da sostruzione (struttura sotterranea per il sostegno di un edificio soprastante): intervento costruttivo postunitario, inaugurato nel 1874.
Cossignano nel 2007 ha ottenuto la Bandiera Verde Agricoltura, premio assegnato al Comune per gli investimenti effettuati a sostegno dell’agricoltura, delle tipicità locali, della salvaguardia e valorizzazione del territorio anche a fini turistici, storici e culturali. Nel 2011, a seguito dell’inaugurazione della nuova area di sosta camper, il Comune ha formalmente aderito al progetto Comune Amico del Turismo Itinerante rendendo disponibili spazi attrezzati per il turismo en plein air, a diretto contatto con la natura.
Tra i principali eventi si segnalano: la Festa e Fiera di San Giorgio, che si svolge attraverso un ricco programma di iniziative per onorare la festa patronale di San Giorgio; l’autentica e tradizionale Sagra del “fritto misto all’ascolana”, accompagnato da vini di produzione delle aziende locali da vitigni rigorosamente autoctoni (vini DOCG, DOC e IGT), che si svolge tra la fine di luglio e l’inizio di agosto; il Cossignano Medioevo Festival, per rivivere la magia di quel periodo di mezzo, attraverso la Sagra medievale “Gli antichi sapori del castello”, con piatti tipici; di “VinodiVino”, per degustare i vini prodotti da vitigni autoctoni come Pecorino e Passerina a bacca bianca e Montepulciano a bacca rossa; e la Festa medievale “Cossignano, castellum Martis” che si svolge, dopo cena e fino a notte fonda nel centro storico del paese, con animazioni e spettacoli in costume d’epoca, sbandieratori, trampolieri, giochi medievali, ecc.