Muccia

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Muccia Area crisi AdP Merloni Area Sisma Area GAL Sibilla

Muccia, sede di numerosi reperti archeologici, ricche chiese quattrocentesche ed un meraviglioso eremo francescano, oasi di pace e meditazione, è posta sulle rive del fiume Chienti, in corrispondenza di un nodo stradale importante già dall’antichità, e luogo naturale di passaggio e di sosta per piccoli e grandi viaggi. Durante la signoria dei Varano, nel XIV secolo, Muccia divenne sede di un importante sistema di mulini per cereali da cui la gente traeva sostentamento. Sempre durante la signoria dei Varano, il castello venne ampliato dopo alcuni saccheggi, ma  oggi rimangono pochi resti. Il Castello di Giove è stato totalmente distrutto, mentre il Castello di Massaprefoglio, che nel XIII secolo era un’imponente masseria, oggi conserva solo pochi ruderi. Il primo statuto comunale sembra risalire all’epoca napoleonica. Ma di ciò non si hanno notizie certe a causa di un incendio che ha distrutto l’archivio del comune. Lo stemma comunale rappresenta una mano posta su un braciere acceso. La leggenda vuole che l’eroe romano Muzio Scevola abbia dato il nome a questo villaggio, certamente già esistente in epoca pre romana. Scavi archeologici hanno documentato un insediamento neolitico, i cui reperti sono in mostra permanente presso il Museo archeologico di Ancona. Più verosimilmente si può pensare un’origine del nome da una discendenza dalla Gente Mutia. Sulle rive del fiume Chienti, posta in corrispondenza di un nodo stradale importante fin dall’antichità, Muccia ospita numerosi reperti archeologici, notevoli chiese quattrocentesche ed un meraviglioso eremo francescano, oasi di pace e meditazione.  I monumenti rilevanti del piccolo borgo sono: Castello di Prefoglio, Chiesa Santa Maria di Varano, Fondazione Eremo Beato Rizzerio, Santuario della Madonna in Col di Venti, Torre di Massa, Villa La Maddalena.