Piatti rurali di Acquaviva Picena

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Acquaviva Picena, (Bandiera Arancione), è un borgo storico ricco di cultura e tradizioni, in cui è ancora vivo il ricordo di una civiltà rurale, la cui vita e alimentazione seguivano l’avvicendarsi naturale delle stagioni. In questo contesto sociale, semplice e genuino, a due luoghi era riconosciuta una forte valenza identitaria e aggregativa: il focolare, luogo di incontro e di conversazione, ma anche strumento principale utilizzato per la cottura dei cibi, e l’aia, in cui razzolavano quegli animali che rappresentavano, nella maggior parte dei casi, l’unico apporto proteico in una dieta basata quotidianamente soprattutto sul consumo di cereali e legumi. Il calendario della tavola non contava molti giorni di festa e proprio per questo la preparazione dei cibi, in queste occasioni, era più intensa e la permanenza dei sapori nella memoria meno labile. Le feste erano l’occasione per iniziare nuovi salumi, accompagnandoli con la pizza al formaggio o i piconi (ravioli al formaggio pecorino), e per cucinare agnelliconiglifaraone o tacchini, insaporendoli con spezie e verdure provenienti dall’orto, e preparandoli nel rispetto di accurati procedimenti trasmessi di madre in figlia. Uno stile alimentare che oggi trova ancora una testimonianza forte in una tradizione culinaria consolidata, fatta di ricette semplici e genuine, spesso riproposte proprio nei giorni della festa. I piatti della tradizione, tipici della cucina rurale, sono i secondi piatti, come il baccalà della vendemmia, il coniglio alla cacciatoral’agnello in salmì, il coniglio e il pollo alla ‘ncip ‘nciap, che portano con sé  ricordi e inconfondibili profumi e sapori.

Tipica cucina picena:

Ristorante Azzurro  di Acquaviva Picena;  Osteria del borgo  di Acquaviva Picena.