Intrecci di paglia “Le Pajarole”

Le-donne-di-Acquaviva-e-la-lavorazione-delle-Pagliarole-di-Acquaviva-Picena-FILEminimizer-1       pajarole

Acquaviva Picena,  conserva ancora l’antica tradizione contadina della  produzione delle “paiorole, ossia cesti realizzati con paglia di frumento, vimini e vari tipi di canne palustri. Per procurarsi le materie prime, sono necessarie operazioni laboriose e faticose per la preparazione dei vimini, nel periodo della potatura dei salici da vimini, “le sace”; e per la preparazione della pagliaa seguito della mietitura del grano, in cui si formano mazzetti di steli, pareggiati e asportati dalle spighe. A questo punto si può iniziare la tradizionale lavorazione dei cesti: “le pagliarole”. Questa forma di artigianato tipico risale all’epoca medievale. La vera pajarola si presenta a forma di tronco di cono rovesciato con un’altezza massima di 40 cm e un diametro di circa la metà alla base e di una trentina di cm alla svasatura, con una capacità di circa 20 kg di granaglie. Essa serviva, infatti, per contenere cereali e legumi appena raccolti e per trasportarli a casa tenendoli sopra la testa. Da questa tipologia di base si sono sviluppati poi altri cestini o contenitori con coperchio, sempre di paglia, per usi diversi come la nannetta (cesta per i neonati, una sorta di culla), il pajarolo (per la conservazione di farina), la sementarola (che il seminatore portava al collo con dentro il grano da spandere a mano), i crivelli (usati per la concia dei cereali e dei legumi), la sfarinapesce (per infarinare il pesce da friggere), la scaldapanni (che posta sopra un braciere serviva a scaldare i vestiti dei neonati o ad asciugarli) e il coppetto (semplice contenitore destinato a vari usi).

Dagli anni Settanta vengono prodotte anche bamboline e personaggi del presepe con gli sfogli del mais. La lavorazione è totalmente manuale e sono le donne ad occuparsi dei materiali e della realizzazione, tutelata e garantita dal Disciplinare di produzione specifico. Interessante e caratteristico è il Museo della “Pajarola” ospitato nel mastio della Rocca medievale, che custodisce una raccolta di cesti, utensili da cucina, bamboline realizzate con intreccio di paglia, vimini e materiali naturali vari, inaugurato nel 2000, grazie all’Istituto comprensivo di Acquaviva Picena e l’Amministrazione Comunale, ed inserito nel progetto provinciale Il Piceno si racconta”, per tramandare ai giovani gli usi e costumi del passato ed avvicinarli al patrimonio culturale e alla conoscenza dei siti ed alla didattica esercitata all’interno dei musei.

I prodotti tipici di enogastronomia ed artigianato sono presenti alle fiere e mercatini che si organizzano nel territorio durante i mesi estivi.

Per informazioni: Associazione Laboratorio Terraviva – Museo della Pajarola, via San Rocco 9, Acquaviva Picena,  tel 0735 -764005