Brodetto alla sambenedettese

brodetto-alla-sanbenedetteseLe località delle Marche situate lungo la costa adriatica,  contano differenti versioni di brodetto di pesce. Si ha praticamente una ricetta diversa ogni pochi chilometri di costa su un totale di poco più di 160 km:  4 sono le preparazioni tipiche codificate, che si differenziano non tanto per il tipo di pesce utilizzato (che varia perlopiù in base alla stagione), quanto per alcuni ingredienti che insaporiscono le ricette. Così, se a Fano il colore rosso è dato dalla conserva (concentrato di pomodoro) diluita nell’olio, con aggiunta di acqua e aceto, ad Ancona, si usa salsa di pomodoro, che dà maggiore freschezza e consistenza al brodo. Più a sud, a Porto Recanati, il brodetto diventa bianco, anzi giallognolo, in quanto nella preparazione rientra la zafferanella, uno zafferano selvatico che cresce sulle pendici del Monte Conero. A San Benedetto del Tronto, importante città della riviera marchigiana, conosciuta come “Riviera delle Palme”, il brodetto è insaporito da aceto, pomodori verdi e peperoni, per una versione di questo piatto più pungente e vigorosa nei sapori. La ricetta tipica del Brodetto alla Sambenedettese proviene  dalla cucina tipica marinara, quando sui pescherecci la decisione su cosa e quando mangiare, spettava esclusivamente al capitano e al tipo di pescato disponibile. L’alimentazione a bordo era sempre a base di pesce, in tutte le varianti: dalle minestre, all’arrosto, fino ad arrivare al famoso brodetto di pesce.

Il brodetto sambenedettese è un piatto povero, nasce dal pescato che rimaneva in barca, perché non integro e che quindi non poteva essere venduto. Veniva cucinato con la masa, un mix di acqua ed aceto di vino andato a male. Sulla barca i piatti a base di pesce, secondo tradizione, consistevano nella preparazione di “minestre di pesce”, che si mangiavano la sera come piatto caldo. Sulla terraferma, nelle prime cantine, si pagava solo lo “scomoto”, ossia il servizio al tavolo, il vino e l’eventuale cottura della pasta, poichè il condimento della pasta consisteva nei sughi portati direttamente dai pescatori.
I piatti tipici dell’epoca, che ancora oggi sono proposti dai ristoranti, erano: i totani ripieni, la frittura di paranza, seppie e patate, l’umido di pesce e i bomboletti, e con la moderna ristorazione sono stati introdotti nuovi piatti: frutti di mare succulenti (vongole e mitili soprattutto, ma anche lumachine e ‘garagoi’), seppie e trufelli, merluzzi e sgombri, sogliole adriatiche e cannocchie, pesce in padella, alla griglia, al cartoccio, in crosta e persino al sale: sono tante le specialità marinare, tutte da gustare.

Ristoranti piatti pesce:
Ristorante Lelii; La Vecchia CampanaOlio Pesce FrittoTrattoria Molo SudRistorante da Federico; Ristorante Il GamberoMesser ChichibioOsteria Caserma Guelfa; Ristorante CongustoRistorante Nautilus; Ristorante Vinicio; Ristorante  JonathanRistorante Degusteria Del GiganteHostaria la Magnana